Si è riscontrato in pratica che, per uno stesso foglio, gli allungamenti unitari variano - am minimo lungo uno dei lati ad un massimo lungo l’altro per cui, ad ogni direzione “rmedia, compresa cioè nell’ampiezza dell'angolo retto, corrisponde una propria va ‘cone lineare. Misurate le percentuali è e èx delle direzioni ortogonali del foglio (in corrispondenza parametri per le mappe catastali), l'allungamento percentuale è/ corrispondente alla “ezione di / è dato da: SI — m? dm t n° dn (1) mi + n° “di G. Boaca, Trattato di Geodesia e Topografia, vol. 2° pag. 416-417 Ed. 1948). Esaminiamo ora, il problema inverso e cioè dato un quadrato di lato 100 (fig. 1) - cui sono note le percentuali degli allungamenti medi 3: e dx arrotondati all'unità 4 zile direzioni ortogonali OM e ON, . voglia determinare la posizione . 3 *» punti 1, 2,...trelativi alle dire- vi sini 01, 02, ...0t della serie di 0 N Sn .lungamenti è/ (1—#) e cioè: (dr) sie -- > -.— di In + 24... $n + td; ($m) Re | _ymposta di un numero di termini . % NA e »sclusi gli estremi noti) NNO |
NS Sa i \ SOR “a pe TTI. (a) AT d VOORON_ N Do \ % N e ‘he si differenziano tra loro della \ NU N I ragione d. \ N SS o
Considerando separatamente 1 \ x ci ‘riangoli rettangoli ON1; ON2... \ n. N
OMi ed assegnata a ciascuna ipo- MIT 3 3 ] tenusa il corrispondente allunga- 4) {t-2}) | 00. (ero (LI L/ mento direzionale è/ dalla for- dm 1 mola (I) si possono determinare le ° distanze (#) di Ni; N2; ecc. sul EC. è lato parallelo ad OM e le distanze o (n) di Mt; Mti-1 ecc., uguali alle precedenti, sul lato parallelo ad ON, fissando per le prime ON = # e per le se conde OM = 1» entrambi uguali al lato del quadrato di lunghezza 100.
Dalla (1) infatti si ottiene: Î dl — dn / dm — dl m = 20. 1 |Wnm —_—__ ma | N din — dl (3) n | n SI — dn 4) Nel caso della figura in esame posto: dm = 0,75; 3% = 0,45 d = 0,05 con una serie di termini data da: i __975-(045+0995) _ ; 0,05
di allungamenti $/, = 0,50; dl, = 0,55; 33 = 0,60; Sl, = 0,65; dl; = 0,70 si ha: applicando la (3): NI = 44,73; N2 = 70,71; N3 = 100 applicando la (4): M3 =100.; M4 = 70,71; M5 = 44,73. Pertanto le distanze NI, N2, N3 corrispondenti a è/, = 0,50; dl, = 0,55; 353 = 0,60 risultano, come detto avanti, uguali a M5, M4, M3 cui corrispondono rispettivamente dl — d dl; = 0,70; Sl, = 0,65 dl = 0,60 in quanto i rapporti —_- della (3) risul oa AE: l dm — dl tano uguali ai rapporti ——_m della (4). dl — dn Tali rapporti e quindi, le corrispondenti, lunghezze m ed » risultano invariati el calcolo di una qualunque serie di allungamenti $/ in cui $m e $nx assumono valori diversi ma tali da avere una differenza: $èm — dn = costante che nel caso esaminato risulta di 0,75 — 945 = 0,40. 1 Per cui, supposto ad esempio dm = 0,60 e $n = 0,30 di costante uguale a ;0,30 (co me sopra), alle direzioni oI; 02; 03; 04; 05; corrisponderanno rispettivamente $/, =0,35; dl, = 0,40; dla = 0,45; dl, = 0,50; dl = 0,55. Come appare dalla fig. 1 gli allungamenti direzionali trattati sono compresi nell’am piezza di un angolo retto crescenti da èn a $w e quindi relativi ad un solo quadrante. Ovviamente, si comprenderà che gli allungamenti direzionali del successivo quadran- | te nel senso della rotazione destrorsa èn — èm hanno valori uguali ma opposti ai primi | decrescenti cioè da dm — dn. E così via per il 3° e 4° quadrante. | Il quadrante così calcolato prende il nome di Quadrante dilatometrico. i È da notare che le distanze NI; N2 ecc. calcolate con le formole (3) e (4) sono rife rite, ovviamente, ai punti 1,2... delle direzioni originarie 01; 02;... prima cioè degli allungamenti. Tali punti, per effetto degli allungamenti medesimi, si spostano di una piccola quantità direttamente pro i Pi Lire a; porzionale alle distanze stesse, da N Prini... n î ‘4 ( £ — 5 RE gt Re "4 e da M per cui se ne potrebbero cal &- ‘0° ner en 00 +-10048n + tie: oi i colare facilmente le posizioni suc n Tapiro ieri a itaca hg] 3 cessive, cioè dopo gli allungamenti PRRrar i Ò LE = Ra & f:. (fig. 2) con le proporzioni: pt È Sa STR N to) PA MARSI a PRU oo Sim PO NA “JMD i a)100:N'1=100+ de: Ni(14 — RM RAVEN. Sh 100 ie a DI: \ SA “% E i i Meer > Re. dm | 4004%m SI MSc DI 3 pi. Î b) 100: N'2 = 100 + da: N2(1+ “a ‘, I IO f L. 100 i , A x ud +" + Ft 4 x ‘ % i 1a. fi i a “A a dm i \\ NN E c)100:N'3=100 + dm: N3(1 na zo) te i E, X\ pe AL Mr È IOO È ! \ Sat n Xx i ; id dmn i A \ SA 9 Sui” | d)100:MM"3 = 100+ da: M3(1 -. co) ii pag E nd 8m ” de DS pulizia ©, Be È iù. «ce ot pra w dA e) 100: 4 =100 - dn: Ma È + 9) v È ‘ ea RAT è | dm Ri, f)100:M'5=1004+- dn:M5 È + co) rc =" x di ——_——m—T—T— 4TLEr=cCc ii RAAERERAEEEEEEEEEEEEEGEoTE&eSEUEOTRedeaaHKHZESNR. dd
Da tali calcoli risultano distanze che confrontate con le precedenti, danno differenze «ariabili da -+-- 0,10 + 0,69 e quindi praticamente trascurabili per lo scopo propostoci. L'’ABACO DILATOMETRICO.
In conformità di quanto esposto, effettuando il calcolo degli allungamenti direzionali 3! (1 — tf) relativi a soli tredici gruppi o quadranti, potranno essere comprese tutte le possibili variazioni lineari riscontrabili nelle predette carte topografiche.
Eppertanto, con il calcolo delle sole lunghezze originarie, mediante le formole (3) - (4) si potrà costruire l’abaco dilatometrico del tipo ideato dallo scrivente e riportato nell’unita tavola di disegno.
Esso è costituito da una serie di 13 quadrati concentrici corrispondenti ai gruppi dei quadrati singolarmente calcolati e disegnati su foglio plastico, ciascuno dei quali resta diviso in quattro quadranti da due assi ortogonali Am e Ax, corrispondono rispettiva mente al massimo ed il minimo allungamento.
Sui lati di ciascun quadrato e, per ogni quadrante, sono riportati i punti delle di stanze corrispondenti al gruppo e rapportate ai lati medesimi.
I quadrati sono progressivamente numerati in corrispondenza degli assi e le frecce segnate a margine, indicano per ogni quadrante, il senso progressivo degli allungamenti è {(-—) in % e cioè da Ax (minimo) a A#m (massimo).
Per maggiore discernimento, i punti corrispondenti o vicini alle linee diagonali, sono numerati; mentre quelli in prossimità dell’asse Ax relativi alla prima percentuale di al lungamento è/, sono uniti da una punteggiata.
USO DELL'ABACO.
L’abaco così formato ,serve a determinare con facilità, gli allungamenti in % di una direzione qualsiasi, noti quelli ortogonali.
Consideriamo, ad esempio, un foglio di mappa per il quale Am = 0,75; Aw = 0,45 segnati a margine degli assi ortogonali dilatometrici ivi riportati (vedi tavola di disegno dell’abaco).
Il 5 rappresenta il numero corrispondente al gruppo dei cinque diversi allungamenti variabili, di 0,05 in 0,05 da 0,45 a 0,75 noti.
Volendo conoscere, ad esempio, lo allungamento del lato maggiore c della particella 171, indicata sul disegno, si dispone l’abaco in modo che il centro degli assi cada su di un punto qualunque del lato o sul vertice (come in figura) e gli assi Am e Ax risultino rispet tivamente paralleli a quelli segnati a margine del foglio stesso.
Tale operazione può essere eseguita con approssimazione facendo riferimento ai lati del foglio, od ai parametri prossimi al lato; in quanto, un leggero sbandamento non compromette il grado di precisione richiesto.
Pertanto, il lato della particella taglia il quadrato di gruppo 5 in corrispondenza prossima al punto 4 nel senso della rotazione indicata dalla freccia, di allungamento èc = 0,65 che si ricava contando, per ogni punto, la quota corrispondente a cominciare da 0,45 sull'asse Ax; ovvero effettuando il semplicissimo calcolo mentale:
Sc = punto 4 X 0,05 (allung.) -+ 0,45 (allung. minimo A#) = 0,20 + 0,45 = 0,065.
Il lato minore 6 della predetta particella che taglia invece il lato del quadrante di latometrico, in prossimità del punto 5 avrà un allungamento di 3b = 5 X 0,05 + 0,45 = 0,70.
= 1 rrnmanis rem ed e e ee a - za i x to sd 5 | , LAn® 048 ae "1 e - Pa pa PIL SS N ei i Ri a >», Mo TO. n , À sie Pe È 4 A 5 A Te » > x e à y n ba i he = et - io I tacodi È i ce gg 7 A A TO n’ si i ® . e n i ‘ Pi | Pal A ” n * 9 169 A s LX Î i meine dc lai Re | pi, o LI EGR Re AR iii. i Pad k 1 | 1 FI pece —o o - ia 4 ACRI E A - » H = 4 f RO) vr ET Mi a PAZ a fa 0 ESTERI si), PR | Aa I {ao e ie pa e RE IO N > e " | MR tata ET ini -f - : | Plep LA i Pb seen di e MERLI Ii I Ci Po (RM n iti lime [EVER DAME SIT vi} "del (NAId ze e TNT O E AR Menia e LI Mei: n. i i INR eee ale / e at 685% e ” | Galia i I NI e 18 I ao 1 "e ha | Pro Rc nf e CB. 43 salt ”_ Acea riore Cee i ei © e Si e È 7 i P - 2 P KS Fa È ' » q "° } 198 # È "i a a pr Bia —_ fé , cile n i i 7 > 4% n . Pe of ri a ui” x x caîi È no IC v i e Ù n" ii I a 4 Ù se” n LL a E e e PE Dadi. a 6 x Va è i di Pala % a a — * È È a eo i E a % us eee ISS | E d e i. Pai LP * “ | i b ca = @ i È t (ae 4 «#07 bi _S e $ ” be a i v | è a UU ez il ‘ î P è n. 7 = - . de i x arse d ms PT ia 3 FIG. 3. Conosciuto è/ della direzione richiesta, lo allungamento relativo alla lunghezza PR del lato corrispondente sarà dato da: d/ An= -———— x D (I) 100 CALCOLO DELLE TOLLERANZE. ‘ Gli allungamenti A p costituiscono degli errori di cui bisogna tener presente nel con fronto delle misure reali del terreno con le corrispondenti grafiche della carta.
S d S G_9 NO Fi Sn (1 dI So e 2 a ce dd. ||? È ds * a 35 Sh o £ a o ì nd Ù O eÒ v kh mì = limi ri i ri mi mi ri ri GY ln | I «ra O sg S SS Ii 8 aa aa LIST o = 9 dl Sn dì ad a vs a e 2 Ho |? || S Dè S casa a È « è A È Pf n d tm 4 9 s °° SG _ SONO ONORIO OO UNO N Vv & N° E III E Tai È E Sa O V di [e . S&S + E q e b_9 i» © 19 NI Sc co d# H 0% di è, n co SES | 5 + d è n è è 5 Sn da qa i DU do Do. È 2 °_° so co so _ ao mo nio "uN n O OO 9,35 SE? i_—_—_——— da LV E 20 2 o 3 D_ 20 © «+ GU & 165 AO 0010 mm iosa © < cd © O È 2 TS «908 9 NR RE 2 a Ss o n -| ® e 3 3 5 Li mi‘ Ie en rn rt n n n nn nnt IO I = n O di q —____________P_—€ ru Da Gi © < o Ao Ò 3 DD 0 # d id ONU QI n rs 9 # di o Gi S_no o Ss co cd NU SY + 029 0 < “ta 90 Il Il E 2: c_ o o 5 _ =. <" —- « W_oiiqelil[ [« A E GU O È, 2 © S 3 2 x do * n Sa © sa Zz O NA G_S SONO NO ri NOOO GI Nn © cc + - è gn __— e __——_ ——_—__——————_r————_ry_———m—_ __————--*' £ du | È na 2 © . © 15 2 dà
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58 | Per cui, considerando la tolleranza ordinaria: per i fogli deformati sarà: | v= Ap+t (1) in cui 4 p sarà considerata di segno positivo se trattasi di allungamenti; di segno negativo se di accorciamenti.
Per la combinazione delle due espressioni (tolleranza ordinaria e variazione lineare) lo scrivente ha predisposto la tabella allegata che è stata divisa in due parti: la prima ri guarda le variazioni Ap per $/ variabile da 0,15 a 0,80 e la seconda la tolleranza ordina ria t, in modo che possano, all'uopo, essere consultate sia separatamente che combinate.
Nel caso della particella 171 avanti esaminata, essendo la distanza grafica del suo lato maggiore c di metri 212,40, nella scala di 1 : 2000; corrisponderà, dalla ispezione della tabella, una tolleranza media per : D = 200; è/ = 0,65 (in precedenza determinato con l’abaco) e per # (in terreno ondulato): = m, 1,30 + m. 0,95 variabile cioè da: + m, 1,24 a + m. 0,36.
Pertanto, alla predetta distanza grafica di M. 212,40 dovrà corrispondere una distan za reale misurata sul terreno con le canne metriche di:
D=D — (41) (2) compresa cioè nei limiti di m. 210, 16 e 212,04.
Alla distanza reale D corrisponderà invece la distanza grafica:
D'=DH+4(4+) (3)
Nel caso degli accorciamenti, si comprenderà come al segno — tra le due espressioni della formola debba sostituirsi il segno + è viceversa.
INCREMENTI SUPERFICIALI. Consideriamo ora, la stessa particella 171 scomposta nei triangoli 1 2 di area normale: ' A=A, + As (4)
Per effetto dei cennati allungamenti, l’area derivata: 4’ = A4’';- A”, risulterà mag giorata della quantità: [Ia=(A", A) + (d’3- Ag) (5) Posto: bd c; le basi dei due triangoli; 4, 4, le rispettive altezze e db; dc; dh; dh; le corrispondenti percentuali di allungamento, si avrà per il triangolo 1 uno incre mento superficiale: [4 = A4',-- 4; e cioè: , E i a+ dh r+.-—JX A It--- 100. . 100 DX hi IA aa AI I''''''VI'IVlNVIIZIIIZZII/////////).ZDDDo__-. 2 2
da cui sviluppando : bl, « Sh bl, + Sb bh, « Sb * dh bit a + D-—-- + da 100 100 10000 bi; Tai = === —___——t_- N e ee e e gu 2 2 e trascurando il quarto rapporto e semplificando: | bh —— (b -+ d%,) > ZA E e ee”. __0°__ 100 Essendo: bh, A, —— = Ax Iai= --—-- (86 + d4,) 2 100 Analogamente per il triangolo 2 essendo: [4 = 4’, = Ag si avrà: Ag Iaag = - —— (Sc + Sho) 100 Ma ($b + Sh) = ($c + dh.) = (dm + è) poiché, come mostra la stessa figura, ciascun membro della identità è costituito dalla somma di due allungamenti comple mentari, Si ha per la (5) A, Ag Ia=I&41+ Ik = ——— (dm +4 dn) + —— (35m + dn) 100 100 e tenendo presente la (4) A Ia=: — (38m + dn) . (6) 100 Si deduce quindi che: l’errore di variazione superficiale di una qualunque particella può ritenersi zguale ad un centesimo della sua area normale moltiplicato per la somma dei due allungamenti corrispondenti agli assi ortogonali dilatometrici del velativo foglio. Per A = mq. 10.000 ossia Ha 1; Z4 = 100 (8% + è) espressione facilmente cal colabile. Nel caso della particella in esame, essendo; ($b -+ 34,) = 0,70 4 0,50 = 1,20; e (Sc + 34.) = 0,65 + 0,55 = 1,20 entrambe uguali a (dm + dz) = 0,75 + 0,45 = 1,20 21.400 e posto: A — mq. 21.400 Z4 = ——T —— X 1,20 = 214 X 1,20 = mq. 256. 100 L'incremento superficiale /4 rappresenta l'errore che bisogna tener presente nel calcolo della tolleranza ammessa per il confronto delle aree di particelle. Per cui, considerando la tolleranza ordinaria: t=c, (} A + 0,001 A) per i fogli deformati sarà: =la Lé (7) in cui /4 sarà considerata di segno positivo se trattasi di allungamenti, negativo se di accorciamenti.
t = 0,75 ( A + 0,001 A) per la scala 1:I000 Per fogli deformati: = 1,25 (y A + 0,001 A) » I : 4000 N.B. — I4- sarà preso con il se Ly =. Al (Bn + Sn) —- dm + dx +: 0.60 > 1.35 gno + se trattasi di incremen 100 ti; con il segno — se riduzioni Superficie Variazione superficiale -—- "© |" Tolleranze | A |, — — 0 da — _ _ _ —_ _ | _ fimo in mq. 0.60/0.65|0.70|0.75]0.80/0.85/0.90/0.95(1.00/1.05/1.10|1.15|1.20|1.25|1.30|1.35 1:1000] 1:2000| 1:4 —_T -___—_—6 rr——_rTrr— _ {}]n/ {| Mt n -@/ O vl. 100 | 1 1 | 1) 1 1 1 1 i 1 1 1 1 u 1 i 8 | 10 12 200 1 1 | 2| 2 2) 21 2) 2 21 2) 21 2) 3Î 31 sl 1 14 17 3001 22/20 2) 2] 80 sf sf 30 30 30 3! sf dl dal dl 13 18 22 400 | 20 30 sto 3 sl ost alal al al aos sì si si si 15 20 25 odo] 23 29 ose see dro 1 25 31 700 | 4 S| 5) S| ji 6 el 7 7 7 sf sf si si oi ol zo 27 34 | 800 5IOS5Ì 6 6 6 7 7 sf s| 8| 9| 9 o] 120) 10 1] 22 29 36 900 5} 6 6 7 7 8| 8/9) 9 9 10) 10) 11 11) 12 12 23 | 31 39 1.000 67} 7] 8] 3) 9 9 10] 10} 11 11) 12) 120 13) 13] 141 24! 33 41 1.500 Of 10) 11) 11) 12) 13) 14l 14| 15 16] 16) 171 18) 19) 20] 20t 30! 40 50 2.000 | 12| 13] 14] 15j 161 17] 18f 19 20] 21) 22) 23! 24l 25] 26| 271 35 47 59 2.500 | 15] 16 18| 19] 2o| 21] 23| 24) 25] 2el 27| 29j 30] 31] 33) 341 39 52 65 3.000 | 18/ 200 21| 231 24] 26| 27) 29f 30] si} 33! ss) 36] 38) 39) 4dil 43 58 72 3.500 | 21f 23f 25/ 26] 28] 301 32| 33f 350 37] 38! dol 42) 44 46l arl 47 63 79 4.000 | 24 26/ 28/ 30 32] 34 36| 38/ 4o| 42) 441 46| 48/ so] 52] sil 50 67 84 4.500 | 27] 29 32} 34) 36] 38/ 41) 43Î asl 470 400 52) 54) 56) 50) eil 54 72 90 5.000 | 30| 33) 35) 38| 4o| 43) 45) 48Î sol 53] 551 58] sol 63) esl esl 67 76 95 5.500 | 33) 360 39) 41| 4al 47) 50) 630 551 58 601 63| 66| 69) 72] 74] 60 80 100 6.000 } 36) 39 42f 45) 48| 51] 54) 57/ sol 63) 66j 60 72] 75) 78) sij 63 33 104 6.500 | 39 42) 46f 49] 520 550 sol 62) 65] 6e8ì 711 75} 78] sil ss ssl 65 | 87 109 7.000 | 421 46) 49) 53) sel co) 63) 67| 70i 74 77| sil 84) s8| oil o5î 68} 01 114 7.500 | 45| 490 530 56| 60] 64) 68| 71f 75) 79] 82! sel so) 94l ostico] 71 94 117 8.000 | 48 52/ 56| 60] 64j 68| 72) 761 so] 84| 88] 92! 96) 100) 104] 108] 73 97 121 8.500 | 51] 55) 600 64| 68| 721 77} 81| 85|] 80 98! 98! 102] 106] 111f 115] 76 101 126 9.000 | 53] 59) 631 68] 72 771 gii sel sol 95) 99; 104| 108| 113] 117] 122] 78 | 104 130 9.500 | 571 62 671 71| 76| SI| 86j 90| 95 100] 104| 109) 114! 119) 124] 128| 80 107 134 10.000 | 60) 65) 701 75] sol 85} 90| 95/ 100] 105) 110) 115] 120] 125] 130] 135Î 82 110 137 11.000 | 66] 72) 77| 88! 8s! 94) 99] 105) 110] 116] 121j 127| 182] 138] 148| 1491 87 116 145 12.000 | 72) 78) 84| 90! 96] 102] 108] 114] 120| 126! 132; 138 144| 150| 156| 1621 91 121 151 13.000 | 78] 85] 91] 98| 104| 111| 117] 124} 130] 137] 143| 150| 156| 163] 169] 176] 95 127 159 14.000 | 84 91] 98] 105| 112) 119] 126] 133| 140| 147| 154| 161] 168] 175] 182| 190) 99 132 165 15.000 | 90| 98} 105} 113! 120] 128] 135| 143) 150| 158| 165| 173] 180] 188] 195} 208] 103 137 171 16.000 | 96] 104| 112} 120| 128] 136| 144| 152| 160} 168] 176} 184! 192] 200] 208] 216] 107 142 177 17.000 | 102] 111] 119j 128} 136} 145] 158] 1621 170| 179] 187| 1961 204] 213] 221| 2301 111 146 184 18.000 | 108] 117| 126| 185| 144| 153] 162] 171] 180| 189) 198| 208| zie] 225| 234| 2481 114 152 190 19.000 | 114| 124) 133| 143] 152] 162| 171| 181] 190] 200] 209| 218| 228| 248| 247| 257 118 157 196 20.000 | 120] 130| 140] 150| 160| 170] 130] 190] 200] 210} 220| 230) 240] 250] 260] 270] 121 161 201 21.000 | 126| 137] 147| 158| 168) 179] 189] 200] 210] 221| 231} 242] 252| 268] 273] 284 124 166 207 22.000 | 132| 143] 154 165] 176] 188] 198] 209i 220! 231| 242] 253) 264] 275] 286| 207] 128 | 170 213 23.000 | 138| 150) 161| 178| 184/ 196| 207] 219| 230/ 242] 253| 264] 276] 283] 299) s11| 131 175 218 24.000 | 144) 156] 168] 180} 192] 205] 216| 228| 240] 252! 264| 276) 288| 300] 312] 324] 134 179 224 25.000 | 150| 163] 175| 188] 200] 213| 225] 238| 250] 263] 275] 288] 800) 313] 325| 388] 137 183 229 26.000 | 156| 169] 182] 195] 208| 222| 234 247] 260] 273| 286| 300| 312] 325) 338| 351] 140 187 234 27.000 | 162] 176] 189] 203] 216] 250| 243] 257| 270] 284| 297| 3111 s24| 338] 351] 365] 143 191 129 | 28.000 | 168| 182| 196| 210] 224| 239| 252] 266| 2g0| 294] 308! 3221 336| 350| 364 3781 146 195 244 || 29.000 | 174| 189] 208] 219| 282] 247| 261] 276| 290| s05| 319) 334| s46| ses! srr| so2l 119 199 249 | 30.000 | 180} 195| 210| 225] 240| 255] 270| 285] 300| 315 220 345) 360} 375) 390! 405} 152 203 264 | 31.000 | 186] 204] 217] 233| 248) 264} 279] 295] 310] 326| 341] 356] 372] 888} 403} 419] 155 207 259 | 32.000 | 192] 208| 224| 240] 256| 272! 288] 304| 320| 336| 352' 368f 304| 400| 416| 432/158 ‘ 211 264 | 33.000 | 198] 215| 231| 248| 264] 281| 297! 314) 330) 357| 363. a=0| 396; 413] 420] 446l 161 | 215 268 | 34.000 | 204} 221| 238] 255) 272) 239] 306| 323| 3401 357 374! 301 108] 425] 442) 459] 164 | 218 272 i 35.000 | 210| 228| 245} 263/ 280) 298| 315] 333| 350) 368| 385! 403) 420! 433] 455| 473] 167 : 222 277 | ° 36.000 | 216] 234 258 270) 228: 306| 324 542| 360] 378| 396! 414) 432! 4500 4168) 486! 170 ' 296 282: 37.000 | 222] 241| 259! 278| 296] 315] 333| 352 370] 389| 407} 426| 4441 463] 4s1| soof 172 229 286 | 38.000 | 228| 247] 266] 285] 304] 323| 342| 361] sg0] 399 si 437] 4561 475) 404) 513] 175 232 291 39.000 | 234) 254| 273| 293] 312} 332| 351} 3711 390/ 410] 4201 448| 468: 488! 507! 427) 177 236 295 40,000 | 240] 260] 280; 300| 320| 340| 360 380! 400 420} 440: 460: 180| 500| 520| 540] 180 | 240 300
Lo scrivente ha predisposto, come per quelle delle distanze, l’allegata tabella delle tolleranze superficiali, divisa in due parti di eui la prima riguardante le variazioni super ficiali Joper (3 + èx) variabili da 0,60 a 1,35 e la seconda la tolleranza ordinaria £; in modo che possano essere consultate sia separatamente che combinate.
Pertanto, all'area normale A corrisponderà la derivata A’ = A + (+ %) (8) e vice versa ad A’ corrisponderà: A = A'— (+ 1).
Nel caso degli accorciamenti, si comprenderà come al segno — tra le due espressioni della formula debba sostituirsi il segno + 0 viceversa.
Misurata, della predetta particella 171, l'area A'= mq. 21.700, adessa corrisponderà, dalla ispezione della tabella, una tolleranza media: per A = mq. 22.000; (dm + da) = 1,20 e per # (della scala I : 2000).
Y = mq, 264 + mq. 170 variabile cioè da + mq. 434 a -+- mq. 94 per cui ad A’ corrisponderà in media l’area nor male compresa nei limiti di: mq. 21.266 e mq. 21.606. Allegato G LA CARTA TECNICA DEL CENTRO URBANO DI BARI Ing, ANTONIO MasciuLLO
Tra le carte topografiche ufficiali: tavolette dell’I.G.M. e mappe catastali, s’inseri scono, per soddisfare alle varie esigenze della vita civile, altre nelle scale intermedie. -
Per la Città di Bari vi è in commercio una carta topografica nella scala I : 8000 del l’Istituto geografico Visceglia. È una carta turistica, una guida stradale, con le dimensioni alterate in modo da dare maggior rilievo alla rete stradale. : Il comune ha formato, molti anni or sono, una carta topografica nella scala I : 4000 per il piano regolatore, deducendola, per riduzione fotografica, dalla mappa catastale. Ma sia perché questa mappa nella scala 1 : 1000, rilevata alla fine del secolo scorso con la tavoletta pretoriana, presenta un grado di esattezza molto inferiore a quella raggiunta nella formazione della mappa del Nuovo Catasto, sia perché la città ha assunto in questi ultimi decenni uno sviluppo edilizio molto grande, questa carta è divenuta poco utile. Si sentiva impellente la necessità di una carta topografica di grande scala (tra il quattro e il diecimila) e fedele.
L’Amministrazione del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali ha proceduto in questi ultimi anni (1955-57) al rilevamento plano-altimetrico ex-novo del centro urbano e della, zona d’espansione. Con questi elementi si è potuto costruire la carta tecnica della città di Bari nella scala I : 5000, di grande formato (m, 1,35 X 1,00), e con la stessa precisione geometrica delle mappe del Nuovo Catasto. Vi si possono quindi leggere le lunghezze con un possibile errore non superiore alla tolleranza: m I + 0,004D. Questa carta tec nica è stata costruita direttamente su di un supporto plastico trasparente col metodo classico catastale, cioè per coordinare polari dei punti di dettaglio, riferiti ai vertici poligonometrici, i quali sono stati invece segnati sul foglio per coordinare rettangolari, nel sistema di proiezione Gaus-Boaga, fuso est.
Dei punti più salienti è stata indicata la quota altimetrica. È stata scelta la scala 1 : 5000 perché è quella che più si presta agli usi civili, a comin ciare dal piano regolatore generale, ed è la scala più piccola in cui si può raggiungere il grado di precisione catastale nei particolari senza togliere chiarezza alla carta stessa. .
Le molteplici richieste di copie da parte di Enti e di liberi professionisti denotano l'utilità della carta in questa scala.
Il ritmo assunto dalle nuove costruzioni nella zona di espansione della città induce ad aggiornare la carta ogni anno. Questa operazione viene infatti eseguita alla fine di ogni anno, sicché la carta tecnica risulta aggiornata al 31 dicembre di ciascun anno.
Accanto alla carta tecnica di Bari nella scala I : 5000 si è voluto formare, per ridu zione fotografica, una carta nella scala 1 : 10.000, ma senza la ricchezza dei particolari della carta originaria. Ha il pregio della dimensione ridotta, e cioè più maneggevole. Ma le richieste che sono quasi esclusive per la carta nella scala 1 : 5000 denotano che con essa si è effettivamente colmato un vuoto.
Allegato H LA RAPPRESENTAZIONE VOLUMETRICA DEI FABBRICATI NELLA MAPPA DEL CENTRO URBANO DI BARI Ing. ANTONIO MASCIULLO
Le mappe dei centri urbani, con la semplice distinzione delle aree coperte da quelle scoperte per mezzo della tinta o del tratteggio uniforme, sono mute, rispetto ad alcuni fini, nella loro utilizzazione nel campo tecnico. Esse, mentre mettono in evidenza i parti colari planimetrici e l'andamento del terreno con le quote numeriche, non mostrano il movimento verticale dei fabbricati e quindi lo sviluppo altimetrico dell’edilizia cittadina, dati importanti per alcuni scopi e in particolar modo per l’urbanistica.
Una mappa, perciò, che debba dare una rappresentazione completa di un centro ur bano deve mettere in evidenza non solo il verde, i cortili, le aree libere, bensì l’altezza o il numero dei piani dei fabbricati. È ispirata a tale principio la rappresentazione volumetrica della Città di Bari realiz zata sui fogli di mappa, di recente rilievo, nella scala 1 : 1000 e, per la Città vecchia, I : 500. Nella Mostra del VI Congresso della S.I.F.E.T., al Castello Svevo, è comparso il primo foglio, il foglio n. 98, che comprende la zona che va dal mare al viale Guglielmo Oberdan, dal Palazzo della Provincia a Via Rovereto.
Si è preferito basare la rappresentazione volumetrica sul numero dei piani anziché sull’altezza in valore assoluto, sia perché questo elemento è di rilievo molto facile, sia perché risponde a scopi del Nuovo Catasto Edilizio Urbano.
Per la differenziazione dei piani si è assunto il tratteggio nelle sue varie intensità come mezzo più idoneo a rendere la rappresentazione volumetrica. Nel caso particolare del foglio 98 sono stati impiegati undici tipi di tratteggio per rappresentare i vari fabbri cati, da uno a undici piani, che sorgono nella zona e si è riusciti ad avere del luogo un quadro plastico.
Esso denota un’armonia volumetrica nel complesso di edifici siti nella parte setten trionale del foglio e mette in evidenza il succedersi, invece, poco regolare di edifici bassi ad edifici alti nella parte meridionale. La lieve macchia di tratteggio leggero dei fabbri cati ad un solo piano interposti, nella zona centrale delle isole, fra alti edifici, come ap pare nella parte orientale del foglio, mostra chiaramente che al di sopra del pian terreno i fabbricati perimetrali si affacciano nell'interno a notevole distanze gliuni dagli altricome se vi fosse un grande cortile. Questo caso è molto frequente nel borgo Murattiano ove gli isolati, a forma rettangolare, racchiudevano una volta, tra i fabbricati, grandi giardini i quali, per l'altissimo valore commerciale del suolo, hanno ceduto il posto a costruzioni